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martedì 13 novembre 2012

la bottega: LE PAROLE PERDUTE DI AMELIA LYND

la bottega: LE PAROLE PERDUTE DI AMELIA LYND: INCONTRO CON NICOLA GARDINI 16 novembre 2012 NICOLA GARDINI -   LE PAROLE PERDUTE DI AMELIA LYND     Il romanzo Le parole perdute...

LE PAROLE PERDUTE DI AMELIA LYND



INCONTRO CON NICOLA GARDINI 16 novembre 2012

NICOLA GARDINI -  LE PAROLE PERDUTE DI AMELIA LYND
    Il romanzo Le parole perdute di Amelia Lynd ha un centro, uno snodo importante dove si svolgono le vite, si sciorinano i giorni e i fatti, si generano i personaggi: è la portineria. Il luogo è piccolo, una cucina con un mobile letto dove dorme Chino, il giovanissimo protagonista, una camera da letto, quella dei genitori, una finestra che guarda su un filare d’alberi, che si chiude a scrigno sulla casa di via Icaro, L’altra porta-finestra guarda verso l’interno del palazzo: androne e scale da cui si vedono passare gli inquilini con cui spesso si interloquisce. Di questi occorre ricordare che molti sono donne, amiche/nemiche della portinaia, signora Elvira, che ci vengono incontro subito, in apertura del romanzo, come  un “coro”comico. La portineria è il luogo di esso dove si intrecciano vite e parole. Vestale ne è la signora Elvira, che tiene i destini del piccolo mondo: non solo compie i suoi doveri quotidiani con abilità e quasi con amore, ma raccoglie confessioni e livori, accoglie e giudica parole e persone secondo una legge del contrappasso tutta particolare, di cui mette a parte il figlioletto e il marito. Verso l’alto, verso la tromba delle scale e verso gli appartamenti degli inquilini, si svolge il quotidiano passar delle ore cui si adatta subito il lettore, il quale attende qualche rivelazione da Elvira, sibilla tragicomica. Il suo sogno di madre e di donna è quello di divenire proprietaria di un appartamento, essere “condomina” ed è per questo che cerca di risparmiare il più possibile il denaro, tra lo stupore ansioso del bambino Chino, introdotto al vivere dalla trasparenza del vetro della portineria, schermo del mondo, e dalle lamentazioni del marito, personaggio più prevedibile, che fa da “spalla” all’ appassionata Elvira.
    Lo scorrere della vita è registrato dal narratore, il piccolo Chino, che
osserva le vicende con trepidazione, curiosità, timore. Egli è chiuso nella sua infanzia, nel mistero di chi scopre cos’è l’esperienza. Sembra un bambino muto, che ancora sia alla ricerca di parole appropriate e che “imparerà” a parlare e a pensare osservando l’esperienza del vivere, grazie all’aiuto di un’angelica presenza o di un’antica fata.  Chi lo aiuta in questa ricerca è Amelia Lynd, che parla perfettamente inglese e italiano, viaggiatrice giunta da lontano in via Icaro, con un bagaglio di parole perdute (un dizionario da lei compilato con il quale insegnava ai bambini e che sembra essere più che un vocabolario, un  romanzesco  intrecciarsi di storie, esperienze, riflessioni), delle quali  metterà a parte Chino. Amelia, la “Maestra”, come viene ribattezzata dalla madre del bambino, suscita le curiosità più sfrenate delle signore del palazzo, che fanno a gara per avvicinarla e che invidiano profondamente la signora Elvira, la quale ha con lei un ottimo rapporto, soprattutto grazie a Chino. Il bambino frequenterà l’appartamento di Amelia che si trasforma nell’aula di una scuola speciale. Nel soggiorno della Lynd si distilla sapienza, conoscenza, dialogo comunicante. Il libro delle parole perdute diviene lo spunto per  un infinito intrattenimento di ogni domanda, di ogni ansiosa curiosità del piccolo Chino che, proprio in casa di Amelia, verrà ribattezzato Luca (da lucky, fortuna). Nome perduto e ritrovato, Luca sostituisce Chino, introducendo il bambino ad una conoscenza sapienziale del mondo, di cui Amelia è la custode. E’ questo un nome importante, perché segna il passaggio dall’infanzia inconsapevole ad una adolescenza attenta e partecipe. Sappiamo che Chino/Luca si iscriverà al liceo classico e riuscirà bene negli studi, perché Amelia è la sua mentore e nella casa di lei Luca si avvicinerà e conoscerà il mondo come luogo di segni, di cui il dizionario perduto della signora Lynd diviene la stele di Rosetta. 
   Muore misteriosamente Amelia e appare, deus ex machina, il figlio Ippolito, che non può sostituirsi a lei nel rapporto con il giovane Luca, che però, avrà comunque in lui una guida. Anche Elvira si “innamorerà” di questo figlio della Maestra; tra loro il rapporto procederà anche per ambiguità: il gioiello che Ippolito regala a Elvira che lei interpreta come pegno d’amore. Tutto finisce con un incendio e l’abolizione della portineria, la partenza di Ippolito e… un regalo per Luca: l’  “anima della adorata Olivetti”, bruciata ma con  i martelletti ancora intatti e le lettere ancora leggibili. Regalo meraviglioso: allegoria di una piccola biblioteca di Babele con cui Luca scriverà la propria avventura nel mondo.

Cecilia Ghelli

martedì 8 maggio 2012

pisterna in musica presenta DISTANZE



Venerdì 11 maggio alle ore 21:00 presso la Sala Santa Maria di via Barone ad Acqui Terme si conclude il ciclo di concerti “Pisterna in musica” organizzati dall’Associazione Archicultura e dall’Associazione Antithesis di Acqui Terme. La rassegna, volta a dare visibilità ai giovani musicisti acquesi noti alle associazioni, vuole anche rilanciare una stagione musicale, la cui tradizione si è andata affievolendo negli anni, e valorizzare luoghi della città non sempre noti, ma di indubbio valore storico-artistico, come la Sala Santa Maria.
La risposta del pubblico che ha assistito alle prime tre serate è stata pienamente soddisfacente, anche oltre le aspettative: la sala piena e gli applausi ai giovani pianisti hanno mostrato un uditorio partecipe e motivato, che si è dimostrato molto interessato anche all’ipotesi di una riedizione delle serate musicali anche in futuro.
La serata di venerdì 11 si prospetta particolarmente interessante: il maestro Enrico Pesce presenterà per la prima volta ufficialmente il suo nuovo album DISTANZE. “È un vero onore per noi poter ospitare la presentazione del nuovo album del Maestro Pesce, un amico che ha collaborato con noi già in passato, ma soprattutto un ottimo musicista” affermano Archicultura ed Anthitesis.
DISTANZE
Ultimo Album di Enrico Pesce
Uscito venerdì 4 maggio il CD “DISTANZE”, raccoglie un repertorio originale di Enrico Pesce che, dall’autunno 2008 porta in giro nei teatri italiani il recital pianistico dal titolo “Pianissimo”. Nell’album sono racchiusi 14 brani (più una Ghost Track) composti dal musicista acquese tra il 1988 e il 2010.
Pianissimo è un recital in cui il M° Pesce propone una selezione delle sue ultime composizioni, che non possono definirsi né di musica classica, né di un jazz tradizionale. Accanto a questi brani quelli dei più grandi Maestri che hanno influenzato l’autore, con divagazioni improvvisate che preludono, interludi ano o concludono le opere. Sempre presente ad ogni riproposizione la possibilità di improvvisazioni e riscritture dettate dal pubblico della serata e dall’esecuzione non convenzionale con il “pianoforte preparato”. Un’impronta, in sintesi, delle sensazioni e delle emozioni dell’autore che variano ad ogni serata.
Per quanto riguarda DISTANZE e la sua attuale produzione «Esiste già molto materiale nuovo, pronto per il secondo e, forse, anche il terzo CD» dice  Enrico Pesce, che aggiunge «quando devo realizzare un progetto importante mi avvalgo della collaborazione di amici fidati. Distanze è co-prodotto da me e da Maurizio Campo, amico e grande musicista (direttore artistico del Tour di Patty Pravo, musicista e responsabile dell’audio dell’orchestra di “Scherzi a parte”). La parte grafica è stata ideata e realizzata dal mio fraterno amico Ivano A. Antonazzo, che ha realizzato anche i video che accompagneranno buona parte dei miei brani in concerto ».
Una produzione importante che vede, nella prima pagina del libretto, la dedica personale di Marco Bellocchio, grande regista con cui il musicista acquese ha collaborato per un decennio.
Nel CD compaiono anche alcune soundtrack di lavori cinematografici di Bellocchio e brani conosciuti al grande pubblico per essere diventati leitmotiv di spot pubblicitari televisivi di successo.
La registrazione del CD DISTANZE è stata effettuata da Mauro Loggia (altro amico e grande tecnico del suono) presso il Teatro Comunale di Monastero Bormida.
«Abbiamo scelto quella location perché era tranquilla, confortevole, in un paese molto accogliente, grazie anche alla gentilezza e disponibilità del Sindaco Luigi Gallareto».
L’AUTORE
Enrico Pesce è nato ad Acqui Terme (Al).
Si è diplomato presso il Conservatorio Statale di Musica "A. Vivaldi" di Alessandria in Pianoforte, Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro. Si è laureato in Musicologia presso la Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona, (Università di Pavia), ottenendo la dignità di stampa per la propria tesi.
Ha studiato direzione d'orchestra  all'Istituto Musicale Pareggiato "P. Mascagni" di Livorno.
Medievalista, specializzato nella notazione modale della Scuola di Notre Dame di Parigi,  pubblica studi  e viene invitato, in qualità di relatore, a convegni storico-musicologici.
Dal 1994 è Direttore artistico del Concorso Nazionale per Giovani Pianisti "TERZO MUSICA e Valle Bormida" (www.terzomusica.it).
            Già docente presso i Conservatori di Musica di Alessandria, Milano, si dedica ad attività concertistica. Si è esibito in recital in Italia e all’estero (Svizzera, Islanda, Groenlandia, Spagna, Regno Unito, Marocco, Portogallo, Usa) come solista, in diverse formazioni e con l’orchestra. Ha al suo attivo numerose registrazioni discografiche in qualità di compositore, esecutore, arrangiatore. È autore di musiche per spot pubblicitari per la televisione nazionale e internazionale.
                Ha firmato diverse colonne sonore per registi italiani, primo fra tutti Marco Bellocchio, con cui collabora ininterrottamente dal 1999 musicando i suoi lavori prodotti nell’ambito di “Fare Cinema” a Bobbio  (Pc),  presentati nei più prestigiosi  festival cinematografici internazionali  (Torino, Locarno, Milano, Kioto, Salonicco, Roma, Venezia). Nel 2006 ha musicato il mediometraggio “Sorelle” di Marco Bellocchio, presentato alla prima festa del cinema di Roma. Nel 2010 ha curato la colonna sonora per il film di Marco Bellocchio “Sorelle mai”, presentato fuori concorso alla 67° Mostra del cinema di Venezia. Attualmente  “Sorelle mai” ( nomination ai David di Donatello 2011 e Nastro d’Argento di Taormina 2011)  è in distribuzione  presso le sale cinematografiche italiane (www.teodorafilm.com). Del film è uscito recentemente il DVD (Cecchi Gori Group) che è stato anche recentemente inserito nella raccolta di film del grande regista intitolato “Bellocchio Collection” (Rai 01 Cinema)
            Come regista ha realizzato  una decina di lavori cinematografici - curandone anche la colonna sonora -, premianti in numerosi festival del cinema nazionali ed internazionali e trasmessi numerosissime volte dalle  reti televisive nazionali. È inoltre autore di numerosi testi teatrali. Tra essi spicca il musical ielui (www.ielui.com) di cui è autore dei testi, delle musiche della regia e delle direzione musicale
Il 29 aprile 2009 alcune sue composizioni sono state eseguite dall’orchestra d’archi di Sanpietroburgo nella cattedrale della stessa città russa.
L’invito a prendere parte al concerto è rivolto a tutti.


venerdì 3 febbraio 2012

IV CONCORSO NAZIONALE DI POESIA
         “CITTA’ DI ACQUI TERME”

Sezione A:  poesia in lingua italiana a tema libero, inedita, mai premiata o segnalata in altri concorsi
                   (fino alla scadenza del corrente bando) per singoli autori di età corrispondente alla
                   frequenza della scuola Primaria

Sezione B: poesia in lingua italiana a tema libero, inedita, mai premiata o segnalata in altri concorsi
                  (fino alla scadenza del corrente bando) per singoli autori di età corrispondente alla
                  frequenza della scuola Secondaria Inferiore

Sezione C: poesia in lingua italiana a tema libero, inedita, mai premiata o segnalata in altri concorsi
                  (fino alla scadenza del corrente bando) per singoli autori di età corrispondente alla
                  frequenza della scuola Secondaria Superiore


Sezione D: poesia in lingua italiana a tema libero, inedita, mai premiata o segnalata in altri concorsi
                  (fino alla scadenza del corrente bando) per singoli autori adulti
                        

Sezione E: “Ma i veri viaggiatori partono senz’avere/ né meta né ragione; […] senza sapere
                    perché, dicono sempre: Andiamo!” (C. Baudelaire). Il viaggio come percorso
                   geografico o interiore, di perdita o acquisizione
                    poesia in lingua italiana a tema, inedita, mai premiata o segnalata in
                    altri concorsi (fino alla scadenza del corrente bando)  per singoli autori                                                                                                                                                                                                                                                  

Regolamento:
    Gli autori possono partecipare con un massimo di tre poesie di lunghezza non superiore ai 50 versi ciascuna, titolo ed eventuali dediche esclusi.
      E’possibile partecipare a più sezioni.
    Ogni componimento dovrà essere tassativamente dattiloscritto o digitato al computer, inviato in sette copie sei delle quali anonime, sulla settima copia dovranno essere inseriti  i dati dell’autore (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero telefonico, sezione di partecipazione, indicazione dell’eventuale ordine di scuola, firma e dichiarazione che autorizzi al trattamento dei dati personali, garantisca la paternità del componimento e dichiari l’accettazione delle condizioni del bando). Per i concorrenti minorenni è necessaria la dichiarazione di autorizzazione alla partecipazione di chi esercita la patria potestà.
    Le opere dovranno essere inviate entro e non oltre il 20 aprile 2012 (farà fede il timbro postale) tramite posta indirizzate a: Associazione Archicultura- Concorso Nazionale di Poesia “Città di Acqui Terme”, casella postale n. 78, 15011 Acqui Terme (AL). Specificando sulla busta la sezione di appartenenza.
    Quote di partecipazione: sezione A gratuita, sezioni B e C 5,00 €, sezioni D ed E 15,00 € da versare esclusivamente su conto corrente postale (n. 99867079 oppure codice IBAN IT-45-A-07601-10400-000099867079) o su conto corrente bancario (codice IBAN: IT 31 L  06075 47940 000000000153). Intestato ad “Associazione Archicultura” causale: “quota di iscrizione Concorso Nazionale di Poesia “Città di Acqui Terme”. La fotocopia della ricevuta deve essere allegata al plico. Per chi desiderasse partecipare a più sezioni la quota aggiuntiva è di 5,00 €.
    La cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 1 settembre 2012 presso la sala Belle Epoque del Grand Hotel Nuove Terme. Tutti gli autori partecipanti sono invitati.
    Saranno contattati in tempo utile solo gli autori i cui componimenti siano stati insigniti di un riconoscimento. I risultati saranno resi noti sul sito dell’Associazione.
    La classifica sarà resa nota durante la serata di premiazione e i premi dovranno essere ritirati personalmente dagli autori o da un delegato per mezzo di dichiarazione scritta e firmata dall’autore.
    Ai primi classificati delle sezioni A, B e C saranno assegnati i seguenti premi:
           1° premio- 150 € e targa ricordo
                 2° premio- 100 € e targa ricordo
                 3° premio-  50 € e targa ricordo
      Ai primi classificati delle sezioni D ed E saranno assegnati i seguenti premi:
                 1° premio- 1000 € e targa ricordo
                 2° premio-  750 € e targa ricordo
                 3° premio-  500 € e targa ricordo
     Saranno assegnate menzioni di merito a discrezione della giuria.
     Inoltre, dalla rosa dei finalisti, sarà scelto un componimento che riceverà un riconoscimento
     da parte della stampa.
    Ai premiati e ai menzionati saranno offerti la visita turistica della Città, la cena
    di gala del sabato e la visita alla zona collinare nella giornata successiva. Ai
    premiati e ai menzionati che risiedono oltre 100 Km di distanza dalla Città
    sarà offerto il pernottamento presso il Grand Hotel Nuove Terme.
    Non sono previsti rimborsi per spese di viaggio.
    Il verdetto della Giuria è incontestabile, insindacabile ed inappellabile.          
               I componimenti non saranno restituiti.
    Non saranno presi in considerazione gli invii non in regola con il presente bando, che saranno esclusi dalla partecipazione senza nulla dovere agli autori e la quota non sarà resa.
    La segreteria del Premio declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti o disguidi postali.
    L’organizzazione si riserva il diritto di pubblicazione dei testi premiati senza compenso per gli autori. I diritti rimangono di proprietà dei rispettivi autori.
    La partecipazione al concorso implica la piena accettazione del presente bando.








ASSOCIAZIONE ARCHICULTURA:
 casella postale n. 78, 15011 Acqui Terme (AL)
tel:  327-6134122
e-mail: archicultura@gmail.com
www.associazionearchicultura.it

domenica 3 luglio 2011

la maschera ed il ventilatore


ll libro di Erik Negro "Fuori orario- il mondo (che) è stato-" è una silloge di poesie che nascono dall'esperienza di vita dell'autore, in un momento particolarmente intenso, ma tuttavia concluso. Vario l’aspetto ed il linguaggio praticato, sembra che ogni opera viva all’interno di un proprio mileau, che da esso tragga motivo d’essere e solo in questo possa realmente esistere, ponendosi come similare e parallela alle altre, ma profondamente divisa da una speculazione sempre volta a nuovi approdi.
Anche se molto giovane, Erik ha una solida competenza letteraria, che traspare dallo scritto, anche se non ama definirsi poeta e seguire canoni precostituiti. Molto spesso si può notare come la scrittura sia dialogo, con se stesso o rivolto ad un interlocutore assente, più che a qualcuno che davvero possa ascoltare. La voce, quindi, cade spesso in un monologo interlocutorio, nella ricerca di un “altro”, forse raggiungibile, ma mai raggiunto. La speculazione non si abbandona alla delusione, piuttosto l’IO trae spunto dalla propria posizione per divenire osservatore del reale, volutamente distaccato ed assorto nei vagheggiamenti di un’utopico altrove. Ecco dunque presentarsi, quasi come file rouge della raccolta, un continuo scambio fra “essere” ed “apparire”, fra quanto di sé si vuole lasciar affiorare e quanto rimane sommerso. Anche la quotidianità, esemplificata da quei pochi oggetti che assurgono a simbolo, diviene nido nel quale celarsi, nella perenne ricerca di uno sguardo capace di penetrare la superficie, di soffermarsi a ricercare l’identità vera dell’autore.
Forse proprio a questo sono volte le atmosfere, che talvolta sembrano riecheggiare un quadro da beat generation o bohemienne, alla denuncia di una società che non osserva, che non può concedere tempo a quanti si volgono indietro, anche solo per capire la direzione del proprio percorso, che nella pretestuosa velleità di concedere spazio a tutti, esclude. La reazione del poeta, in questo caso, sembra essere la dissimulazione, praticata su due piani: una maschera di sé opera nella società e vi si concede, l’IO, al contrario, ne rimane escluso e si eleva ad osservatore e-talvolta- a giudice, forse nella speranza che qualcuno osi sfidare questo straniamento e ricercare, finalmente, l’autenticità più profonda dell’essere.

lunedì 2 maggio 2011

poesia slancio verticale

http://youtu.be/1jHQnSXBV9U

"La poesia ha bisogno di una certa verticalità della parola"
"La poesia lirica è verticale e anche breve"
Con queste parole Eugenio Montale nell'intervista illustra quale sia a suo parere la differenza fra poesia e prosa, ravvisabile più in una diversa estensione del linguaggio- verticale per la poesia ed orizzontale per la prosa- che in una specificità lessicale.
Ancora oggi la parola poetica si esprime in direzione diversa da quella in prosa? Oppure anche la poesia è stata inglobata dal ritmo e dalla necessità comunicativa di uno scritto non in versi? Gran parte della scrittura poetica di oggi sembra scivolare con un verso lungo, ammiccante alla prosa, verso un descrittivismo narrativo che sembra far dimenticare il verso breve, scarno e incisivo della lirica, così come intesa da Montale. Può essere questa un'esigenza dettata da un diffuso gusto estetico, da una reale esigenza del verso, oppure solo dal voler far confluire in un unico scritto le esigenze di due generi intimamente diversi, perchè nati e pensati in modi differenti, da differenti ritmi, per giungere ad una commistione svilente per entrambi?

sabato 30 aprile 2011

Benvenuti

La Bottega vuole essere un blog volto allo scambio di idee e materiale, di discussione e di confronto sull'arte in genere. In particolar modo l'interesse verte sulla produzione poetica, per cercare di comprendere la valenza dello scrivere in versi oggi ed avviare un dibattito costruttivo a più voci, che possa arricchire e dare spazio al singolo autore o lettore, in vista di quella che potrà essere la poesia del Domani